DIALOGHI ALCOLOGICI 2024

SCARICA IL PROGRAMMA – 21 SETTEMBRE 2024 (evento in presenza e online)

I Dialoghi Alcologici, all’interno di un percorso evolutivo e trasformativo continuo, perseverante e aperto all’apprendimento, rappresentano occasioni per fare memoria ed attualizzare nel presente e nel divenire la nostra cara amica Tiziana Codenotti. Il primo – allora “colloqui alcologici” – è stato realizzato il 14 giugno del 2023, giorno del suo compleanno. Il prossimo è stato fissato per il 14 giugno 2025.

I Dialoghi Alcologici si inseriscono nell’ambito degli eventi culturali e conviviali del Tiziana Codenotti Project, che, a partire dalla specifica questione alcologica e andando oltre, cercano di sensibilizzare e investire risorse su un sistema di autotutela ed autopromozione della salute globale e di cura che restituisca parola e responsabilità etica ad ogni persona nel contesto della vita comunitaria. 

L’evento di sabato 21 settembre focalizzerà l’attenzione sulla visione ecologico sociale antropospirituale, sulle relative pratiche di cura demedicalizzate e depsichiatrizzate e sui modelli organizzativi che ridefiniscano in una “sussidiarietà circolare” i rapporti tra stato, mercato e società civile o cittadinanza attiva.

In questo cogliamo la necessità di ridefinire il concetto di istituzione, che deve essere rispettata, partecipata, ma non sacralizzata, se non nei termini di bene comune e casa comune da abitare e salvaguardare, liberandola da qualsiasi appropriazione “capocratica”. 

Vi è poi la questione del mercato che contiene in sé la realtà economica. L’economia applicata alla salvaguardia e alla tutela della salute e del benessere delle persone e del creato richiede investimenti sulla promozione e sulle cure con relative competenze professionali, che devono essere riconosciute in termini di compensi, senza valenza di profitto e senza discriminazioni contrattuali per le stesse mansioni. Questo richiede una sollecitazione ad abbandonare la strada – pubblica o privata – di mercificare la salute nella sua valenza globale e nei suoi dettagli specifici. 

La partecipazione attiva dei cittadini assume il significato di superare il confinamento del terzo settore, fortemente burocratizzato e controllato da un potere politico che si è fatto istituzione e teme la partecipazione. A tale proposito riportiamo il terzo settore/partecipazione dei cittadini a tornare ad essere fondamento democratico e politico delle riforme sanitarie e psichiatriche del 1978, facendo riferimento in particolare ai documenti dell’OMS, a partire dalla Dichiarazione di Alma Ata del 1978. 

A questo si aggiunga la strada aperta dalla rivisitazione radicale del concetto di “malattia mentale” – da mettere fenomenologicamente tra parentesi – per avviarsi verso un percorso di superamento di ogni forma di stigmatizzazione, in una contestualizzazione di rispetto delle biodiversità e dei relativi diritti, ridefiniti in termini ecologici. 

Grazie al contributo significativo di Fabio Folgheraiter e di Sergio Manghi cercheremo di pensare nuovi modelli organizzativi e di cura compatibili, ma non subordinati, agli attuali contesti culturali, nel tempo della tecno-scienza e dei populismi funzionali all’attuale fase nel capitalismo anarco-liberista, autoritario ed oligarchico. Una compatibilità sovversiva e tesa al cambiamento, non rivoluzionario e ideologico, ma ideale e concretamente incarnato nel fiorire dinamico di una coscienza ecologica. Non siamo di fronte ad un’epoca di cambiamento, se non in  termini illusori, statici e gattopardeschi, ma ci troviamo alla soglia di un cambiamento d’epoca nel divenire.